'S w e e t ~ P i n k ;{diabolical~sweetness

’ Si parla tanto del destino

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;Pantera
view post Posted on 7/8/2010, 21:14




Questa è la prima volta che scrivo un racconto "serio" e decente. Non sono appassionata di scrittura ma mi piace leggere.
Ho sempre voluto scrivere una storia, magari romantica, in cui si divideva in due parti. I pensieri di lui e di lei. Ci sono due protagonisti e la storia viene raccontata da angolazioni diverse ma i sentimenti sono uguali fra i personaggi *-*
Questo racconto è tratto da una storia vera, non vorrei dimenticarla, anche i brutti ricordi, perchè sembra magica *-*
So di non essere brava a scrivere, ma... ho voglia di postarla, o almeno, una parte, poi ovviamente non contnuo se non è gradita! xD
Comincio!

Capitolo uno.



LEI.
Appena entrata in un periodo di merda, e dico poco.
Ho appena litigato con dei miei amici, poi di nuovo amici, e ora non amici. Bene.
Per fortuna, ho incontrato in chat una mia vecchia amica dell’elementari, Sonia. Uhm, non sapevo fosse diventata così carina, anche se ha sempre gli stessi comportamenti. Taciturna, tranquilla, gentile… Magari sono contenti anche i miei se ci esco!
Intanto mi passo un’altra noiosa serata a casa, chiusa in casa, annoiata in una casa noiosa.
Passo il tempo a pettinarmi i capelli allo specchio, le famose “cento spazzolate” e sì, sono fissata con la moda. Capelli lunghi, bicolore, castano e biondo.
A me piacciono biondi, ma farebbero contrasto con le sopracciglia.
Ah, le undici… e che faccio ora? Mi butto al computer per un'altra ora?
Vado a letto (di già?) tanto domani mattina mi aspetta Sonia… e il suo amico Giuseppe. Non male il ragazzo!


LUI.
Fischiettare per casa in mutande mentre vado a prepararmi in bagno per uscire alle undici. Non ha prezzo.
Il rumore delle chiavi sul mobile – Angelo! – mia madre.
- Stasera mi buttooo… mi butto con teee! – canto. Se non mi vedessi di persona non ci crederei che lo faccio davvero.
- Stai uscendo? Hai cenato? – mi chiede e torno da lei saltellando mentre mi infilo i jeans – Ma tranquilla! – e le stacco un bacio – Eh, sempre tranquilla devo stare… e va bene! – Ma quanto è brava?!
Ed ora suona il citofono, corro a rispondere infilandomi la maglia – Bocio, scendi! – sono loro.
Scendo e li trovo subito. E’ proprio vero che senza me questi due non si divertono.
Uhm, ragazze, bacio la mano ad una (un classico) – Buonasera – quanto sono bravo?!
Me le prendo tutte e due abbracciandole e passeggiamo fino ad un bar.
Ed ora, bere.
Faccio l’occhiolino ad una, ride. E’ troppo facile…


LEI.
Che ora è? Le sette e mezza?
Mi alzo stanca anche se non ho fatto nulla, faccio colazione. Il latte sul pane e la tazza sulla marmellata, uhm, qualcosa non quadra. Sarà colpa del sonno.
Mi preparo, camicia a quadri bianca e rossa abbinata a dei pantaloni stretti grigi, tacchi, abbottono la camicia, trucco leggero mattutino.
Mio padre mi accompagna in auto a scuola, che palle.
Le ore non passano mai, e poi fa caldo. Troppo caldo.
Guardo fuori dalla finestra, la mia compagna di banco è troppo occupata a truccarsi per parlare, guardo fuori ed immagino un mondo diverso dal mio. Ma neanche troppo diverso.
Solo un mondo dove essere più felice.
Sembra stupido ma mi ha colpito una frase del Titanic “Mi piace svegliarmi la mattina e non sapere cosa mi capiterà o chi incontrerò, dove mi ritroverò. Secondo me la vita è un dono, e non ho intenzione di sprecarla, non sai mai quali carte ti capiteranno nella prossima mano, impari ad accettare la vita come viene... così ogni singolo giorno ha il suo valore!” Ed è proprio vero.
Mi sembra di buttare la mia vita, senza far nulla ogni giorno. Però a pensare queste cose, dopo un po’ mi sento patetica perché ho solo 15 anni.
Appunto. Vorrei viverli!
- Maria Giovanna! – chi sbraita? – Mi senti?! – oh, la prof.
- Sì, la sento, prof – rispondo seccata.
- Hai fatto un compito pietoso! – oh! Che novità! Solo io non so prendere un sei in italiano!
- Mi scusi – Stronza.
Però, per fortuna, è finita anche questa mattina.
Mi precipito all’istituto di Sonia e aspetto davanti l’ingresso. Meglio se le invio un sms… uhm? Si è aperta una finestra.
Oh, quello deve essere Giuseppe, ma che carino, mi fa i cuoricini con le mani!
Sorrido e ricambio, poi chiude la finestra.
Oh, benedetta campanella! Finalmente!
- Ciao! – mi saluta Sonia con due baci sulle guance.
E’ rimasta la stessa, gli stessi capelli lunghi fino al sedere, ha solo gli occhiali ed è “in carne” (una botte, insomma).
- Ciao – mi saluta abbozzando un sorriso Giuseppe. Non sembra contento di vedermi…
- Dove andiamo? – chiede lei – Non lo so, scegliete voi – rispondo.
- In villa? – chiede lei, nessuno risponde – Va bene, in villa! – uhm.
Dai, ma mentre camminiamo non mi da neanche la mano? Ma com’è moscio…
E questi? Chi sono?
Non capisco neanche cosa dicono perché parlano in dialetto.
- Sediamoci qui – mi dice Giuseppe.
Mi siedo affianco a lui, Sonia resta in piedi a fumare e a parlare con un altro che non conosco.
Silenzio fra me e Giuseppe. Uhm, è proprio moscio…
Lo abbraccio, magari si scioglie.
Uh, quando sorride ha le fossette, che schifo. Odio le fossette. Abbozzo un sorriso.
Sonia continua a parlare, e lui mi bacia la guancia. Poi le labbra, mi infila la lingua in bocca. Ricambio il bacio, dura poco. Si gira di nuovo a guardare non so cosa di fronte lui, il bacio è stato strano, quasi mi sento male, usata, una puttana.
E lui ha quello sguardo arrabbiato ma anche tranquillo, resta in silenzio.
Mi accorgo che mi ha guardato l’amico di Sonia e che quando ha incrociato il mio sguardo dopo il bacio si è subito girato di nuovo.
Ma sono ancora stordita e disgustata dal bacio per pensare a lui.
- Sentite, devo andare – annuncio. Ecco, meglio se vado via.


LUI.
- Oggi compito! – Oh, un altro? Ma uno in più, uno in meno, a me non fa differenza.
Bene leggiamo.
Uhm, questo è difficile, questo non lo so fare, questo potrei anche (forse) farlo dopo. Non so farlo.
Oggi è una bellissima giornata e io sono chiuso qua in classe, avrei potuto fare tante cose!
- Prof! Posso andare in bagno? – tanto ci vado lo stesso.
- No, stiamo facendo compito – Mi risponde, e io mi alzo e corro via dalla classe quando si gira.
Non c’è nulla da fare neanche nel corridoio…
- Che fai in giro? – Chiede un tizio che dovrei conoscere ma non ricordo il nome – C’è compito! – Ho del tempo libero!
Meglio se torno.
Entro in classe, però com’è scomoda questa sedia, voglio vedere cosa ne pensano loro cinque ore chiusi in un banco!
Uffa, sbuffo e guardo di nuovo fuori dalla finestra, poi il foglio. Bianco, bene.
Allora ci disegno sopra e devo dire che sono proprio bravo! Haha, mi piace! Me lo porto a casa, poi al prof darò un foglio bianco!
Ah! Finalmente esco.
- Vieni in villa? – Mi chiede Sonia.
- Vengo dopo, faccio un giro con lui e torno – ma tanto durerà poco, non so che fare.
- Allora? - chiede Pasquale.
- Allora cosa? - rispondo.
- Che hai fatto ieri? -
- Oh, il solito - gli faccio la linguaccia.
- Ah! Te le sei fatte tutte ormai! - MODESTAMENTE!

Pochi minuti dopo...

- Ohi, eccomi! – Chiamo Sonia.
Che fastidio sto’ sole, ho an… Oh mio Dio… Lei è… Stupenda.
Fisso la ragazza di fronte a me… Mmmmh e ha anche un culo da favola!
- allora? Ti siedi? – eh? Ah, sì. Mi siedo, Sonia parla, dietro di me c’è una sventola ma… vedo è occupata con Giuseppe.
Sonia continua a parlare, le rispondo “sì” a catena come un idiota ma non sto seguendo nulla.
Voglio sbirciare un po’ ma... Basta.
Non ruberei mai la ragazza ad un amico!
- E così, sto pensando di rimettermi con Sesto! – conclude Sonia.
Cazzo, mi ha visto! Mi giro imbarazzato e guardo la mia amica.
Ci alziamo, ecco che ritorna Pasquale…
- Eh! Angelo? Ci sei? Oh! – eh?
- Oh ci sono… ci sono… - mi sento un pesce.
- Sentite, devo andare – la voce soave. Beh, devo andare anch’io.


SPOILER (click to view)
Uhm, non è proprio granché...
Però ho dei bei ricordi e mi piace tenerla ^-^''
 
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---•(-•Nana•-)•---
view post Posted on 8/8/2010, 17:11




Mi piace!!*O*
L'idea di divederla in: il punto di vista di lei e di lui è fantastica!ù.ù
 
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;Pantera
view post Posted on 8/8/2010, 21:54




*arrossisce* Grazie *___*
 
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2 replies since 7/8/2010, 21:14   84 views
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